Il calcio ha programmato il ritorno in campo con la disputa delle semifinali di Coppa Italia, ma a poca distanza dalla partita tra Juventus e Milan, che dovrà designare la prima qualificata per la finale, la gara dello Stadium non è ancora stata autorizzata.
La prima semifinale di Coppa Italia si gioca venerdì sera
La gara di ritorno tra Juventus e Milan è in programma nella serata di venerdì 12 giugno, e sarà seguita, sabato sera, dal ritorno tra Napoli ed Inter al San Paolo, ma l’autorizzazione ufficiale per la disputa delle gare sia del venerdì che del sabato non è ancora arrivata.
Il via libera da parte del ministro Spadafora è già arrivato, ma nonostante questo, la deroga a quanto previsto nel dpcm non è stata ancora emessa in modo ufficiale. Le gare si svolgeranno sicuramente, ed anche la Rai, che le trasmetterà in esclusiva, ha già iniziato a comunicare gli orari di svolgimento. Una situazione assurda, che si dovrebbe sbloccare, ma che getta un’ombra sul sistema di comunicazione e che fa ripensare alle numerose situazioni che si sono susseguite nei mesi scorsi riguardo alle riaperture, slittamenti ed accordi che le varie parti non riuscivano a trovare. In effetti, senza una deroga scritta giocare la semifinale di Coppa Italia è contro le regole.
Il vuoto normativo esistente
Nel dpcm firmato dal Premier Conte, il 17 maggio scorso, gli eventi sportivi e le competizioni sono sospese, sia che vengano disputati in luoghi pubblici che in luoghi privati fino a domenica 14 giugno. Per inserire le partite di semifinale di Coppa Italia è quindi necessaria una deroga, che il Ministro Spadafora aveva annunciato già la scorsa settimana.
L’avallo ufficioso da parte del ministro non è però sufficiente ed è necessario anche un analogo provvedimento emesso dalla Figc, che dopo l’emissione del dpcm si era allineata con una delibera propria che sospendeva le attività al 14 giugno. L’anticipazione delle date di disputa delle due semifinali era stata decisa per consentire poi di iniziare le restanti partite di campionato con un calendario fitto e stabilito, e con la data della finale stabilita per il 17 giugno, senza la necessità di avere una deroga.
Per quanto riguarda la Lega Calcio, che è l’ente che gestisce la Coppa Italia e quindi organizza tutte le gare in calendario per la sua assegnazione, i suoi dirigenti avevano deciso per un profilo “più prudente” non facendo quindi alcun riferimento al calendario. Solo nelle ultime ore era arrivata la conferma di orari e date di disputa delle semifinali, che ora sono ancora da confermare ufficialmente.