Il monito del professor Walter Ricciardi al mondo del calcio: “Bastano 2-3 settimane di stop per risollevare la situazione”.
Intervenuto durante la trasmissione Tiki Taka, talk show di approfondimento calcistico di Mediaset, il professore ordinario di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nonchè consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, ha tracciato la linea da seguire per arginare i contagi da Coronavirus. Secondo il professore non bastano le misure restrittive previste dal nuovo Dpcm. “Serve un lockdown in alcune aree del Paese, il calcio lì si deve fermare”, ha tuonato Ricciardi.
Walter Ricciardi: “Rivedere il protocollo”
Nel corso dell’intervista a Tiki Taka il professor Ricciardi ha lanciato un monito al mondo del calcio, spiegando che il protocollo va rivisto: “Il protocollo va sicuramente riscritto – ha detto – Era stato fatto a maggio in una fase dell’epidemia calante e che si riferiva alla conclusione del campionato, non alla gestione ordinaria del campionato in una fase di recrudescenza del virus”.
“Ora è anche peggio di maggio – ha aggiunto – perché ci approssimiamo all’inverno e la situazione non è più localizzata come nella prima fase. Giocare in una bolla, controllare in maniera forte il personale e lo staff, con questa circolazione del virus, è un’ipotesi fattibile”.
Poi, interpellato sul rischio di un lockdown del calcio, ha risposto “Spero non sia necessario, ma l’indice di contagiosità che vediamo in alcune aree del nostro Paese è preoccupante: Vedi Milano, Napoli e Roma. Alcune zone del Piemonte e Liguria. Servirebbero delle chiusure mirate che scongiurerebbero uno lockdown generalizzato. Mi spiace perché se non ci fosse stato il “liberi tutti” sarebbe stato molto più facile tutto”.
Quindi, ha auspicato una sospensione del calcio in alcune aree per 2-3 settimane: “In alcune aree – ha spiegato – sarebbe necessario e bisognerebbe farlo subito, bastano 2-3 settimane per risollevare la situazione”.
Interrogato anche sulle possibili conseguenze dello svolgimento della partita Rennes-Krasnodar di Champions League ha detto: “Noi abbiamo studiato Atalanta-Valencia e Liverpool-Atletico Madrid (partite giocate a febbraio e a marzo 2020, ndr). Possiamo dire, senza ombra di dubbio, che queste due partite sono state motore di circolazione del virus, purtroppo di tanti malati e purtroppo anche di molti morti. E ho paura che succederà la stessa cosa. Sarà sicuramente una bomba microbiologica data la circolazione attuale in Francia”.
Ricciardi su Juve-Napoli: “Io sto con l’Asl”
Ricciardi infine ha detto la sua sulla mancata disputa della partita Juve-Napoli: “Io sto dalla parte dell’Asl che ha applicato i protocolli per non far diffondere il virus”, ha detto.
“Il calcio in Italia rappresenta molto di più che un semplice sport – ha concluso – Ma questo non deve andare a scapito della salute. Le priorità attualmente sono quelle di alimentare il Paese anche dal punto di visto produttivo con le fabbriche che devono continuare a produrre”.
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