Saranno rafforzati i controlli in occasione della finale di Euro 2020 di domenica 11 luglio a Londra, che vedrà l’Italia sfidare la vincente tra Inghilterra e Danimarca.
Ieri sera in tutte le principali piazze delle città italiane ma anche nei piccoli centri, da Nord a Sud del Paese, è esplosa la festa per la vittoria della Nazionale di calcio italiana contro la Spagna nella semifinale di Euro 2020. In tanti, infatti, dopo il rigore decisivo battuto da Jorginho, che è valso l’accesso alla finale di domenica 11 luglio contro l’Inghilterra o la Danimarca, sono scesi in strada a festeggiare a suon di clacson e trombe. Caroselli di auto, musica ad alto volume, bandiere tricolori, fuochi d’artificio, scene già viste in tante altre occasioni che, tuttavia, in tempi di Covid, preoccupano. Pertanto si lavora per evitare situazioni a rischio e assembramenti in occasione della finale.
Euro 2020, assembramenti per i festeggiamenti: parla l’esperto
“È chiaro che qualcosa la pagheremo inevitabilmente in termini di contagi con qualche focolaio”, ha asserito Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, commentando gli assembramenti visti ieri. Raggiunto da Adnkronos, Andreoni ha spiegato: “Ogni volta che ci sono assembramenti e una condizione non controllata qualcosa emerge”. “In questo momento in Italia non c’è una grande circolazione e speriamo che eventi e cluster legati alle partite degli Europei siano modesti”, ha detto.
Finale Euro 2020: potenziamento controlli
Stando a quanto si apprende, in vista della finale degli Europei in programma domenica a Londra tra l’Italia e la vincente di Inghilterra-Danimarca è prevista una rimodulazione dei servizi e il potenziamento dei controlli, al fine di evitare situazioni a rischio e assembramenti incontrollati. Verrà dunque rivisto il dispositivo di sicurezza nelle fan zone, ossia le aree con i maxischermi alle quali si può accedere con determinati requisiti, nelle piazze e nelle zone della movida nelle principali città.
Le misure sono tuttavia ancora in via di definizione. Saranno i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza a stabilirle nel dettaglio.
Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha annunciato che in occasione della finale saranno montati due maxi schermi nella centralissima piazza De Ferrari e in un’area, ancora da definire, del Porto Antico. “Stiamo ancora studiando i dettagli organizzativi ma abbiamo comunque deciso di dare questa opportunità ai genovesi, come avviene in altre città”, ha spiegato il primo cittadino. Tra le ipotesi più probabili c’è quella di una regolamentazione degli accessi per evitare eccessivi assembramenti.
Anche a Trieste saranno potenziati i controlli in vista della finale di domenica sera. La questura metterà in campo risorse aggiuntive per il mantenimento dell’ordine e il rispetto della normativa anti-covid.
Timore focolai, il governo inglese: “Il rischio c’è”
Com’è noto, il governo inglese ha annunciato un allentamento delle restrizioni anti-Covid e ha dato l’ok all’ampliamento del numero di tifosi ammessi sugli spalti (Ieri sera per Italia-Spagna c’erano 60mila spettatori, contro i 20mila di Italia-Austria). Tuttavia cresce anche il timore per i rischi che un grande evento come la finale potrebbe comportare
Intervistato dalla radio Lbc, il ministro britannico per le Attività produttive, Kwasi Kwarteng, ha ammesso: “Se ci sono migliaia di persone in un solo posto, il rischio c’è”, ma ha assicurato che il governo britannico “sta gestendo i rischi”. “Sono fiducioso che non ci sarà un grande focolaio, ma allo stato attuale non possiamo garantirlo”, ha aggiunto.
fonte immagine: https://www.facebook.com/EURO2020/photos/pcb.4414558898596922/4414556091930536
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