Il campione argentino sarebbe psicologicamente provato a causa della pandemia e sarà sottoposto a controlli medici in via precauzionale.
Maradona ricoverato per crollo emotivo
Nella tarda serata italiana di lunedì 2 novembre è giunta la notizia del ricovero di Diego Armando Maradona in una clinica a La Plata, l’Instituto Ipensa, dove era già stato a settembre per alcuni controlli. A diramare per prima la notizia, poi ripresa da diversi media argentini, è stata l’emittente televisiva ESPN. Il ricovero non sarebbe però legato al Covid-19. Nonostante la positività di un suo assistente, infatti, gli ultimi test a cui si è sottoposto el Pibe de Oro hanno dato esito negativo,
Secondo quanto trapelato, il campione argentino, attuale tecnico del Gimnasia, sarebbe stato ricoverato per un crollo emotivo.
Sempre secondo quanto si apprende dai media argentini, sono stati i medici e i familiari di Maradona, preoccupati dal suo stato emotivo, a decidere per un suo ricovero. Pare infatti che nelle ultime settimane il campione argentino, che lo scorso 30 ottobre ha festeggiato il suo 60° compleanno, fosse molto preoccupato per la situazione causata dalla pandemia da Coronavirus.
L’ultima uscita pubblica di Maradona risale proprio al giorno del suo compleanno in occasione della partita vinta dal Gimnasia 3-0 contro il Patronato. In quella circostanza era apparso un po’ indebolito – tanto che aveva avuto bisogno di assistenza per camminare, anche a causa di problemi a una protesi a un ginocchio – e meno allegro del solito. A turbare ulteriormente lo stato d’animo dell’ex calciatore sarebbe stata anche l’impossibilità di festeggiare il proprio compleanno con tutti i suoi figli.
Come sta Maradona
Al momento il medico personale del campione argentino, Leopoldo Luque, non ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito, anche se recentemente aveva dichiarato pubblicamente che l’eccesso di alcol aveva complicato il quadro della salute fisica di Maradona.
Da quanto riferito dai media argentini, l’ex calciatore del Napoli sarebbe provato dal punto di vista psicologico, ma comunque in buone condizioni.
L’entourage del tecnico argentino fa sapere che si tratta di un semplice ricovero per controlli medici a scopo precauzionale.
Tuttavia, in base ai rumors degli ultimi giorni, oltre al crollo emotivo, all’origine del ricovero di Maradona potrebbe esserci uno stato anemico, come riportato anche dal giornalista Daniel Arcucci, amico dell’argentino.
Ultimo aggiornamento. Le dichiarazioni del medico di Maradona
Il medico personale di Maradona, Leopoldo Luque, ha rilasciato dichiarazioni ai media all’uscita della clinica Ipensa, rassicurando sulle condizioni del fuoriclasse argentino.
“Siamo venuti per dei controlli e per farlo stare meglio. Lui ha accettato – ha detto – L’idea è quello di farlo restare qui fin quando la situazione non si sarà ottimizzata, ma con Diego non si sa mai. Escludo fortemente che ci siano scompensi e non c’è stata alcuna urgenza. Gli ho solo detto che venendo qui poteva stare meglio e lui ha acconsentito. Non è disidratato. Il giorno prima stava allenando, poi ho scoperto che venerdì non era rimasto in campo. Sono andato a trovarlo e non era del giusto morale. Il compleanno deve essere stato un aspetto che ha complicato le cose”.
Il medico ha poi smentito le voci circolate nelle ultime ore: “Farà dei controlli di routine e in base ai risultati vedremo cosa fare – ha spiegato – Faremo anche una tomografia celebrale, ma si tratta di un esame già fatto mesi fa”.
“Qui dobbiamo fare una differenza tra la parte mentale e quella fisica – ha proseguito – Dal punto di vista psicologico le cose non vanno bene e la cosa si ripercuote sul fisico. Smentisco che ci sia stata una ricaduta sul piano delle dipendenze, altrimenti non sarebbe stata questa la clinica giusta nella quale portarlo. Non è Covid e non parliamo di cose tipo ictus. Conoscete Diego, a volte sta benissimo e altre volte no. Potrebbe stare dieci volte meglio di così e qui potrà fare cose che a volte non possiamo fare. Con lui non è facile, ma lo vedo come un paziente che vuole migliorare”.
Infine Luque ha chiarito che la scelta di andare in clinica è stata dello stesso Maradona.
“Non so se gli ha fatto male quanto successo venerdì. Essere Maradona non è facile, il giorno prima stava bene. Ha deciso lui, non l’ho portato io qui, è stato lui a voler venire. Io non l’ho visto come vorrei”, ha detto.
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