Massimiliano Allegri al momento resta sulla panchina della Juventus. Le dichiarazioni del presidente del club bianconero Andrea Agnelli.
Dopo la sconfitta per 2-0 ad Haifa, il presidente della Juve Andrea Agnelli ha rilasciato alcune dichiarazioni a caldo che riguardano anche Massimiliano Allegri, la cui posizione pare non essere al momento in discussione. Ecco cosa ha detto.
Juve, le parole del presidente Agnelli dopo la sconfitta di Haifa
La Juventus non sta attraversando un buon momento. Non va nè in campionato nè in Champions League. Cosí, dopo l’ennesima sconfitta – quella sul campo del Maccabi Haifa per 2-0 -, il presidente del club bianconero, Andrea Agnelli, si è visto costretto a rilasciare alcune dichiarazioni in tv:
“Oggi è una serata difficile, diciamo che è un periodo difficile, che va analizzato nel suo contesto. Uno dei momenti più difficili. È il momento dell’assunzione di responsabilità. Io sono qua per questo, anche perché provo vergogna per quello che sta succedendo”, ha esordito Agnelli. “Sono estremamente arrabbiato, però anche consapevole che il calcio è uno sport di squadra: si vince e si perde in undici, da qui vogliamo ripartire”, ha proseguito.
“Sappiamo che c’è da provare vergogna, c’è da chiedere scusa ai tifosi che in questo momento fanno fatica a girare per strada e questo lo capiamo: un tifoso vuole far parte di un gruppo che vince e non lo stiamo facendo. Facciamo gruppo, sapendo che le qualità le abbiamo tutte, sia individuali che come gruppo”, ha aggiunto.
Massimiliano Allegri resta
Nonostante il periodo difficile che sta attraversando la società, ai microfoni di Sky, il presidente Agnelli ha confermato che il posto in panchina di Massimiliano Allegri non è al momento in discussione: “Assolutamente. In una situazione come questa non è questione di una persona sola, di un uomo, un giocatore, un dottore, un fisioterapista, un preparatore: in questo momento è una questione di gruppo”, ha detto. “Dobbiamo cercare di ripartire, abbiamo 9 partite in 30 giorni: dobbiamo posizionarci bene e sappiamo di avere una seconda parte di stagione che ci dovrà vedere protagonisti”, ha continuato.
Agnelli ha poi spento sul nascere anche le voci su un possibile cambio a stagione in corso, anche durante la pausa di novembre: “Siamo completamente fuori linea. Non ci sono responsabilità individuali, non può essere colpa dell’allenatore se non riusciamo a vincere un tackle. La Juve le verifiche le ha sempre fatte a fine anno. Se vogliamo mettere un orizzonte temporale è quello, fine stagione. Faccio fatica a pensare a un cambio di allenatore: l’allenatore è Allegri e rimarrà lui. Ci sono 50 uomini dello staff, 25 giocatori, i dirigenti, in tutto un gruppo di 80-90 persone che deve avere la capacità di fare gruppo, ritrovare l’identità e rimettere in campo quelle qualità individuali e collettive che questa rosa ha”, ha chiarito il presidente.
La replica dell’allenatore della Juve
Nel post partita di Maccabi-Juve, Massimiliano Allegri ha replicato alle parole del presidente: “Il presidente Agnelli ha detto ‘vergogna’? Ha ragione. Il primo tempo è stato tra i peggiori mai giocati. Non abbiamo fatto nulla e ci hanno messo in difficoltà dall’inizio. Ogni tanto serve restare in ritiro, abbiamo più tempo per riposare e lavorare. Mai pensato alla dimissioni? No. Quando una sfida diventa più difficile è ancora più bella. Bisogna uscirne con coraggio, voglia e passione”, ha detto.
“Domani restiamo in ritiro alla Continassa fino al derby, è un atto dovuto alla società, ai tifosi e ai noi stessi. C’è solo da fare silenzio, è stata una prova non all’altezza soprattutto dal punto di vista caratteriale. Torniamo a casa, dobbiamo lavorare ancora di più e stare zitti. Non è una questione di scossa ma di compattezza, dobbiamo tornare a essere squadra”, ha spiegato Allegri annunciando il ritiro della squadra fino al derby.
fonte immagine: https://www.facebook.com/Juventus/photos/6389524051074770
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