L’incubo Covid continua ad essere al centro delle news di questo ultimo periodo e proprio ieri è stata comunicata la positività di Ronaldinho, ex Milan e Barcellona. Ronaldinho, come altri suoi ‘colleghi’ ha scelto di divulgare la notizia tramite una Instagram stories ed ha rassicurato i suoi fan sulle sue condizioni di salute.
È stata annunciata dallo stesso ex fuoriclasse Ronaldinho la sua positività al Covid-19 tramite un post sul social network Instagram dove lo stesso, per comunicare la notizia ai fan e tranquillizzarli, ha scritto: “Ho fatto il test e sono risultato positivo, un abbraccio a tutti”.
Ronaldinho era tornato in Brasile nel mese di agosto dopo 5 mesi di detenzione in Paraguay e dopo essersi sottoposto ai test di rito ed essere risultato positivo dovrà sottoporsi alla quarantena obbligatoria. Per il campione il periodo di quarantena terminerà dopo la sua negativizzazione, al momento risulta essere asintomatico. Ronaldinho, dopo essere risultato positivo al Covid-19 ha dovuto ‘ricostruire’, come di consueto, la sua ‘rete di contatti recenti’. Tutte le persone che sono state a contatto con lui nelle ultime ore saranno sottoposte al tampone.
Ronaldinho su Instagram: ‘Sto bene, un grande abbraccio a tutti’
Anche Ronaldinho, campione ex Milan ed ex Barcellona è risultato positivo al coronavirus. A renderlo noto è stato il campione stesso, come ben ricorderete Pallone d’Oro 2005, oggi 40enne. “Un saluto ad amici familiari e fans“: ha annunciato così la sua positività al Covid 19, con una Instagram story dal Brasile, sempre con il sorriso. “Ho fatto il test – ha raccontato Ronaldinho – e sono risultato positivo: sto bene, sono asintomatico. Un grande abbraccio a tutti”.
Come riportato da Globo Esporte, sin dalla mattinata di sabato Ronaldinho si trova a Belo Horizonte per un evento promozionale. Come previsto dai protocolli sanitari, il fuoriclasse svolgerà il periodo di isolamento in un hotel nel nordest della città. Con quasi 350mila casi registrati ad oggi, il Minas Gerais è il secondo stato brasiliano per numero di contagi da coronavirus, dopo quello di San Paolo.
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