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Serie A: ripresa allenamenti collettivi con il nuovo protocollo

Gli allenamenti della Serie A possono riprendere grazie all’approvazione del nuovo protocollo da parte del Comitato Tecnico Scientifico. Ecco i dettagli.

Il Comitato Tecnico Scientifico ha approvato il nuovo protocollo che consentirà la ripresa degli allenamenti collettivi delle squadre di Serie A. Si aprono dunque nuove speranze in merito alla conclusione del campionato 2019/2020.

Tra i settori più colpiti in Italia dall’emergenza Coronavirus c’è sicuramente quello del calcio. In particolare la nostra Serie A prevede perdite per svariate centinaia di milioni di euro, tra mancati introiti del botteghino e possibili cancellazioni dei contratti di diritti televisivi. Per questo motivo Lega Serie A, Federcalcio, Coni e Governo stanno cercando in ogni modo di trovare una soluzione per permettere al campionato di ripartire e concludersi. Il tutto ovviamente in piena sicurezza per i calciatori e tutto il personale medico e sportivo che ruota intorno alla galassia Calcio.

Negli ultimi giorni il motivo del contendere tra Serie A e Governo è stato quello relativo alla ripresa degli allenamenti. Dal 4 maggio, con la fine della cosiddetta Fase 1, è terminato il divieto di allenamenti individuali. Dunque da quella data i calciatori delle varie squadre del nostro campionato sono tornati ad allenarsi nei centri sportivi, ovviamente in maniera singolare e a distanza di sicurezza dagli altri compagni. Per il 18 maggio era prevista invece la ripartenza degli allenamenti collettivi, posticipata però in attesa di un accordo che mettesse fine alla querelle tra club e Comitato Tecnico Scientifico. La quadratura sembra essere arrivata: il CTS ha approvato le modifiche suggerite dalla Lega di Serie A sul protocollo relativo alla ripresa degli allenamenti collettivi.

Cosa prevede il nuovo modello approvato dal CTS per la Serie A

Il principale oggetto di scontro era la responsabilità nella gestione di eventuali nuovi casi Covid tra i calciatori, all’obbligo di ritiro e la possibilità di continuare gli allenamenti di gruppo. La prima versione del protocollo aveva infatti sollevato diverse perplessità tra i presidenti dei club e tra i calciatori stessi. Che cosa succede ora quindi? I controlli sulla salute dei giocatori verranno aumentati, mentre in caso di una nuova positività al Coronavirus, il calciatore verrà immediatamente posto in isolamento fiduciario.

In questo modo il resto del gruppo, che non avrà contatti con persone provenienti dall’esterno dei rispettivi centri sportivi, potrà continuare ad allenarsi senza finire in isolamento. Questo non fa che aumentare le probabilità che il campionato di calcio 2019/2020 venga portato a compimento.

Viene poi alleggerita anche la responsabilità dei medici sociali, che per primi avevano protestato contro la prima versione del protocollo. Con il nuovo modello approvato dal Comitato Tecnico Scientifico, la responsabilità penale ricadrà sui medici sociali solamente in caso di gravissime colpe o riscontrate attività dolose nella mancata tutela della salute dei tesserati.

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