La ginnasta americana Simone Biles è stata nominata “atleta dell’anno” dalla celebre rivista statunitense ‘Time’ per il coraggio dimostrato durante le Olimpiadi di Tokyo.
Simone Biles è l’atleta dell’anno 2021 secondo il magazine ‘Time’, che le dedica la copertina. La ginnasta statunitense l’estate scorsa è stata protagonista alle Olimpiadi di Tokyo anteponendo la sua salute mentale al coronamento di una già straordinaria carriera. La 24enne americana ha scelto infatti di ritirarsi da quasi tutte le gare, pur essendo la favorita per cinque medaglie d’oro. Inoltre, è stata in prima linea nel denunciare gli abusi sessuali subiti dall’ex medico della squadra Usa, Larry Nassar.
Simone Biles atleta dell’anno, le motivazioni del Time
La rivista Time ha scelto di assegnare il titolo di ‘atleta dell’anno’ alla ginnasta americana Simone Biles per il coraggio dimostrato durante le ultime Olimpiadi di Tokyo, quando si è ritirata da quasi tutte le gare in cui era data per favorita. Ha saputo fare un passo indietro nonostante “gli occhi del mondo puntati su di sé”, scrive la celebre testata con sede a Manhattan.
“In un momento in cui i tassi di ansia e depressione sono alle stelle e molte persone stanno lottando con ciò che devono a se stesse rispetto a ciò che gli altri chiedono loro, Biles ha chiarito il l’importanza di dare priorità a se stessi e rifiutarsi di soccombere alle aspettative esterne. Con gli occhi del mondo puntati su di lei, ha fatto il passo straordinario di dire: Basta, sono abbastanza”, si legge nella motivazione della rivista.
Tra i motivi del riconoscimento del ‘Time’ anche il fatto che l’atleta è stata tra le prime a denunciare gli abusi sessuali dell’ex medico della squadra Usa Larry Nassar. “Un mese dopo i Giochi, Biles ha mostrato ancora una volta la sua vulnerabilità”, scrive il Time. “Insieme ad altri tre delle centinaia di altri atleti che erano stati abusati sessualmente dall’ex medico della squadra Larry Nassar, Biles ha dato una testimonianza commossa davanti al Senato”, prosegue la testata.
“Biles da sola non cambierà le disuguaglianze nella salute mentale nè costringerà una società che ha a lungo aderito a parole all’importanza della salute mentale a fare di più, ma ha reso molto più difficile distogliere lo sguardo”, conclude la rivista.
I demoni interiori
Il 27 luglio scorso, quando ha scelto di ritirarsi da quasi tutte le gare del suo programma alle Olimpiadi di Tokyo, Simone Biles aveva parlato di “demoni interiori” che l’avevano spinta a fare un passo indietro. Il riferimento era ai disturbi d’ansia e ai “twiestis”, ovvero improvvisi blocchi mentali che le facevano perdere l’orientamento durante gli esercizi. Nonostante ciò l’atleta, 5 volte campionessa mondiale, è riuscita a portare a casa due medaglie, un argento a squadre e un bronzo alla trave.
“Credo che tutto accada per una ragione, e che ci sia uno scopo. Non solo ho avuto la possibilità di usare la mia voce, ma è stata anche convalida”, ha dichiarato la ginnasta al Time.
fonte immagine: https://www.facebook.com/photo/?fbid=270816304402997&set=a.270816271069667
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