È molto diffusa tra i bambini la sindrome ADHD. Gli specialisti consigliano a chi ne affetto di iniziare a fare sport. Vediamo le attività più indicate.
Il deficit dell’attenzione con iperattività (ADHD) è uno dei disturbi oggi maggiormente diffusi tra i bambini. Ai genitori di figli con questa sindrome gli specialisti consigliano di fargli iniziare a praticare uno sport non solo per canalizzare la sua energia in eccedenza in modo positivo e ludico, ma anche per fargli sperimentare il successo, farlo sentire capace e di conseguenza aumentare la sua autostima. Vediamo insieme quali sono gli sport più indicati per un bambino con ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder).
Che cos’è la sindrome ADHD?
Prima di passare in rassegna gli sport più adatti ad un bambino affetto da sindrome ADHD, cerchiamo di capire di che disturbo si tratta.
L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo, che si presenta con livelli invalidanti di disattenzione, disorganizzazione e/o iperattività-impulsività. È considerato il disturbo più comune dell’età dello sviluppo. Secondo una stima questa sindrome è prevalente nel 7,2% dei ragazzi fino a 18 anni di età. Da un’indagine condotta su 11.422 adulti di età compresa tra i 18 e i 44 anni per rilevare l’ADHD in 10 Paesi situati nelle Americhe, nel Medio Oriente e in Europa, è emersa una prevalenza media del 3,4%.
In Italia, stando a quanto indicato nella quinta edizione del “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM5)”, la diffusione del disturbo si attesta intorno al 5% nei bambini e al 2,5% negli adulti. La sindrome ADHD è più frequente nei maschi che nelle femmine con un rapporto di circa 2:1 nei bambini e 1,6:1 negli adulti.
I sintomi
I sintomi compaiono da piccoli e a volte possono persistere anche in età adulta, compromettendo il funzionamento sociale, scolastico e professionale. Essi variano da persona a persona e possono dipendere anche dai contesti in cui si vive. Anche le interazioni conflittuali che si instaurano tra genitori e bambino possono aumentare la probabilità che l’ADHD si manifesti.
A seconda dell’età, i sintomi del deficit dell’attenzione con iperattività sono diversi. Nell’età prescolare, la sindrome ADHD si manifesta con iperattività, mentre durante la scuola elementare il sintomo principale è la disattenzione. Nel corso dell’adolescenza, l’iperattività tende a manifestarsi meno, ma compaiono agitazione, nervosismo, irrequietezza e impazienza. Infine, nell’età adulta diminuisce sempre più l’iperattività, ma spesso persistono disturbi dell’attenzione, irrequietezza e impulsività.
Le cause
Ancora non sono del tutto chiare le cause dell’ADHD. A quanto pare l’origine del disturbo dipende dalla combinazione di fattori ambientali, comportamentali, genetici e biochimici.
Alcuni studi di genetica hanno mostrato l’esistenza di una correlazione tra l’ADHD e alcuni geni. Secondo quanto emerso, la trasmissione genetica incide sui livelli di attività motoria, pertanto il disturbo sarebbe ereditario.
Tuttavia, sono state riscontrate anche altre cause di natura neurobiologica, che si traducono in un deficit nel comportamento inibitorio, nella regolazione emotiva, nel mantenimento dei livelli di attenzione e nei processi di pianificazione ed esecuzione delle risposte motorie.
Alla comparsa di alterazioni dei geni e quindi all’insorgenza di questo disturbo, contribuiscono anche alcuni fattori esterni, come l’assunzione di alcool o droga in gravidanza, l’esposizione prolungata a fumo di sigaretta, lo stress, complicanze durante il parto, nascita pretermine.
Sindrome ADHD: quali sono gli sport più indicati?
Come detto, gli specialisti, nel percorso di trattamento del disturbo, consigliano ai genitori di un bambino con sindrome ADHD di fargli iniziare a praticare sport. Sono diversi gli studi che attestano gli effetti positivi dell’attività sportiva nel miglioramento della gestione quotidiana di bambini e adolescenti con questo disturbo, tra cui la riduzione di ansia e depressione, lo sviluppo di relazioni sociali e una migliore autostima.
Sono da preferirsi gli sport individuali o di gruppo, in cui le regole sono semplici, lo spazio è ben delimitato, gli schemi di gioco non siano modificati di continuo e il successo non sia misurato principalmente sulla base delle abilità di interazione sociale. Si consiglia poi di prediligere sport che tengono il bambino sempre in movimento, come il calcio, ed evitare sport molto caotici o che prevedono lunghi momenti di inazione (ad esempio il baseball).
Oltre al calcio, che permette al bambino di sviluppare capacità di reazione, concentrazione e creatività, il nuoto è lo sport ideale per i bambini con ADHD. Si tratta infatti di uno sport individuale che offre ai bambini iperattivi l’opportunità di esercitare un’attività fisica in un contesto di gruppo, permettendogli di concentrarsi sia a livello personale, sia a livello relazionale, esercitando le sue competenze comunicative e sociali.
Particolarmente indicate sono anche le arti marziali, come il judo, il karate, il taekwondo e il kung-fu. Queste attività aiutano il bambino ad incanalare le energie verso qualcosa di costruttivo, portandolo ad essere più consapevole, ad aumentare la sua autostima e a sviluppare autocontrollo.
Anche il basket è utile per i bambini con ADHD perché permette di sviluppare la capacità di concentrazione e di consumare molte energie poichè si è sempre in movimento. Come tutti gli sport di squadra, il basket permette ai bambini di imparare a collaborare, a rispettare gli altri e a raggiungere obiettivi comuni.
Si è rivelata d’aiuto anche la ginnastica artistica o ritmica. Questo sport permette infatti di sviluppare al meglio le capacità di ritmo e di attenzione, soprattutto quando si utilizzano gli attrezzi.
Anche l’atletica leggera potrebbe essere lo sport ideale. La corsa aiuta a sviluppare la concentrazione, insegna ai bambini ritmo e disciplina, sviluppa capacità di pianificazione motoria, strategia e coordinazione fisica.
Rientra nella lista degli sport indicati pure l’equitazione. Questa attività permette al bambino di instaurare un rapporto di fiducia e rispetto con il cavallo che è un animale empatico e con molta pazienza. Prendendosi cura di lui il bambino impara a prendersi cura anche di sè stesso.
Altro sport consigliato è il tiro con l’arco. Trattandosi di un’attività di precisione è particolarmente indicata per i bambini iperattivi perché gli insegna calma e pazienza e forza; aiuta il bambino a mantenere il focus sull’azione e la posizione corretta. Il consiglio è però quello di associarla ad uno sport di movimento perché è un’attività molto statica.
Anche la pallavolo è uno sport con caratteristiche ideali per un bambino iperattivo perché è necessario stare sempre in movimento e attenti non solo alle proprie azioni, ma anche a quelle della propria squadra e di quella avversaria.
Perfetta è anche la scherma. Questo sport rafforza la percezione dell’altro, insegna a leggere i movimenti dell’avversario, a comprendere gli stati d’animo e a distinguere i movimenti potenzialmente minacciosi, esaltando le capacità di strategia ed il problem solving.
Per bambini iperattivi è altresì indicata l’arrampicata. Si tratta infatti di uno sport molto intuitivo, con regole semplici, che richiede un buon grado di pianificazione, autoregolazione e coordinazione motoria.
Infine, il tennis è un’attività sportiva che può aiutare i bambini con ADHD a potenziare la propria attenzione. Si tratta infatti di uno sport con regole chiare, un’area di gioco ben delimitata e movimenti precisi. Questi fattori, uniti al continuo movimento richiesto, fanno sì che il bambino rimanga concentrato sull’azione.
Ad ogni modo, la raccomandazione è di seguire sempre le inclinazioni del bambino e scegliere uno sport che lo attragga e che richieda un’elevata capacità di concentrazione.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/nuotare-piscina-tagliatella-di-nuoto-619074/
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