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Vela: tutte le regole di questo sport acquatico

La vela è diventato ormai da tempo uno sport olimpico. Vediamo tutte le caratteristiche e le informazioni utili per praticare al meglio questo sport nobile.

La vela è diventato ormai da tempo uno sport olimpico. Vediamo tutte le caratteristiche e le informazioni utili per praticare questo sport nobile.

Tra gli sport d’acqua, oltre al kayak, il canottaggio e il rafting, troviamo appunto la vela, disciplina che si basa sulla navigazione a bordo di una imbarcazione.

L’elemento caratteristico di questo sport è dato dalla propulsione generata da una o più vele, guidate da un equipaggio in modo esclusivamente manuale.

Storia di questo sport

La storia della navigazione si perde nella notte dei tempi ma è stato Carlo II d’Inghilterra, nella seconda metà del XVII secolo a pensare di diffondere la vela come disciplina sportiva. Decisamente appassionato di vela, si fece costruire uno yacht di 25 tonnellate  che condusse personalmente alla vittoria nella prima regata fra yacht condotti da non professionisti. La parola yacht indicava le imbarcazioni a vela.

Alla fine del XIX secolo, iniziano a comparire numerose nuove imbarcazioni, di varie dimensioni e sempre più raffinate. Si delineano due mondi nella vela: quello delle grosse imbarcazioni e quello delle derive.

Solo nel 1715 venne organizzata la prima competizione moderna, la Cumberland Regatta, esistente ancora oggi. Dopo pochi anni nacque anche il primo club interamente dedicato alla vela, in Irlanda.

Nel secolo successivo, nel 1851, venne organizzata anche la prima Coppa America, la competizione internazionale chiamata all’epoca Coppa delle Cento Ghinee.

La vela è diventa sport olimpico sin dall’edizione dei Giochi olimpici di Parigi, nel 1900, con tre classi veliche.

Come funziona la vela

Le competizioni di vela si disputano essenzialmente in regate, L’imbarcazione vincente è quella che riesce a percorrere il percorso nel minor tempo. Per la navigazione è consentito sfruttare unicamente la forza propulsiva del vento combinata a quella dell’acqua sullo scafo.

l rapporto tra direzione del vento e rotta da seguire è chiamato andatura. Quando queste due direzioni coincidono, si parla di andatura di poppa o a fil di ruota. In queste circostanze le vele sono completamente spiegate a palloncino, di modo da sfruttare al massimo la forza del vento. Si procede dunque a velocità sostenuta, ma sempre inferiore a quella del vento. Non è possibile muoversi controvento, in quanto la barca si fermerebbe.

Tipologie di barche a vela

Le barche a vela non sono tutte uguali. Esistono diverse tipologie che possiamo racchiudere in due grandi gruppi: le derive e i cabinati.

Le derive sono barche piccole, del tipo monoposto o con due o tre posti e non possiedono una zona abitabile; al contrario invece dei cabinati in cui appunto vi sono le cabine.

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