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Addio Internet Explorer, il browser ritirato dal mercato
A partire dal 15 giugno 2022 il browser Internet Explorer sarà ritirato definitivamente dal mercato. La storica decisione di Microsoft.
A partire dal 15 giugno 2022 il browser Internet Explorer sarà ritirato definitivamente dal mercato. La storica decisione di Microsoft.
La data del 15 giugno 2022 segna la fine di Internet Explorer. Microsoft ha infatti scelto questa giornata per ritirare definitivamente dal mercato lo storico browser.
Microsoft ritira Internet Explorer dal mercato
Dopo ben 27 anni, Microsoft ha deciso di far uscire in via definitiva dal mercato il browser Internet Explorer. La decisione era nell’aria già da un po’, era solo una questione di tempo in quanto il browser di casa Microsoft era ormai inutilizzato dagli internauti che hanno preferito gli altri browser più moderni.
“L’applicazione desktop IE 11 non sarà più supportata”, fa sapere l’azienda.
Internet Explorer sarà “permanentemente disabilitato come parte di un futuro aggiornamento cumulativo di Windows in qualsiasi momento dopo il 15 giugno 2022”, scrive Microsoft.
Un po’ di storia di Internet Explorer
Gli adolescenti non lo ricorderanno, ma gli internauti più grandi d’età, che magari hanno iniziato a navigare proprio con questo browser, di certo non lo dimenticheranno. La storia di Internet Explorer è iniziata 27 anni fa, nel lontano 1995, come pacchetto aggiuntivo di Windows 95. Il sistema operativo Microsoft Windows fu lanciato il 24 agosto del 1995 e per anni è stato il browser più utilizzato, anche perchè era preinstallato sulla stragrande maggioranza dei computer in commercio.
Dopo un periodo di fasti, però, per il browser di casa Microsoft inizia un momento di difficoltà a causa dell’accusa di abuso di posizione dominante lanciata dall’Unione europea che porta l’azienda a fare un passo indietro e a non preinstallare il browser, ma solo a raccomandarlo. Poi iniziano i problemi di sicurezza e alcuni Paesi, come la Germania, lo sconsigliano. Ad ogni modo, fino al 2014, nonostante i problemi, IE riesce a detenere ancora il 90% della quota di mercato. Tuttavia, con l’arrivo sul mercato di altri sistemi operativi più veloci (Mozilla Firefox Google Chrome e Safari, soprattutto su mobile per utenti iPhone), il sistema operativo di casa Microsoft non è stato capace di mantenere la sua posizione e la base di utenti ha iniziato a diminuire sempre di più.
Col tempo Internet Explorer si è guadagnato la “cattiva fama” di browser lento e con grossi problemi di sicurezza. Così è passato dal possedere il 90% di mercato a possederne solo il 2% in quanto funzionante solo su vecchissimi pc.
Cosa accadrà ora ai computer che lo hanno ancora?
Ora che Microsoft ha deciso di non supportare più Internet Explorer 11 (l’ultima versione rilasciata nell’ottobre 2013) e di disabilitarlo in modo definitivo a partire dal 15 giugno 2022, cosa ne sarà dello storico browser?
Secondo quanto si apprende dalla casa madre, esso continuerà a vivere in parte sul suo successore Edge (presentato nel 2015 con Windows 10), che manterrà la modalità Internet Explorer in modo tale che alcune applicazioni possano continuare a funzionare per gli utenti che le utilizzano. Dal 15 giugno, dunque, per alcuni mesi, nel caso in cui si cercasse di aprire Internet Explorer, si verrà reindirizzati sul browser ufficiale Microsoft Edge, che, però, a sua volta, non sta attraversando un bel momento. La sua quota attuale di mercato è del 6%, contro il 77% di Google Chrome.
“Il futuro di Internet Explorer su Windows 10 risiede in Microsoft Edge”, ha fatto sapere Sean Lyndersay, program manager di Microsoft Edge. “Non solo Microsoft Edge è un’esperienza di navigazione più rapida, più sicura e più contemporanea rispetto a Internet Explorer, ma risponde anche a una preoccupazione cruciale: la compatibilità con siti Web e applicazioni precedenti”, ha detto.
“La modalità Internet Explorer (“modalità IE”) è incorporata in Microsoft Edge, consentendo di visualizzare i siti Web e le applicazioni precedenti basati su Internet Explorer direttamente da Microsoft Edge. Con Microsoft Edge in grado di assumersi questa e altre responsabilità, l’applicazione desktop Internet Explorer 11 verrà interrotta e il supporto per alcune versioni di Windows 10 verrà gradualmente eliminato il 15 giugno 2022″, ha spiegato il gestore del programma di Microsoft Edge.
Internet Explorer sarà successivamente disattivato in maniera definitiva tramite i vari aggiornamenti regolari di Windows, ma non sarà possibile disinstallare completamente il browser, dato che ci sono funzioni (soprattutto Ie Mode di Edge) che per aprire siti e portali obsoleti si basano proprio sul motore di IE11. Quando poi, entro il 2029, però, anche Ie Mode saranno disattivate, di Internet Explorer non vi sarà più traccia.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/browser-ragnatela-www-computer-773273/
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E’ vero che la nostra galassia si sta deformando?
Esplorando il Mistero: È Vero che la Nostra Galassia si Sta Deformando?
Nel vasto e insondabile universo, la nostra galassia, la Via Lattea, rappresenta un punto di interesse senza fine per gli scienziati e gli appassionati di astronomia. Tuttavia, di recente, è emersa una domanda intrigante: è vero che la nostra galassia si sta deformando? In questo articolo, esploreremo questa affascinante teoria, esaminando le prove scientifiche e le teorie dietro questa ipotesi.
La Via Lattea: Un’Introduzione:
La Via Lattea è una maestosa spirale di stelle, pianeti, gas e polvere che si estende per miliardi di anni luce nello spazio. La sua forma elegante e imponente è stata oggetto di studio e meraviglia per secoli. Tuttavia, sotto la superficie di questa bellezza cosmica, si nasconde un mistero intrigante.
Le Prove Scientifiche:
Gli scienziati hanno raccolto una serie di prove che suggeriscono che la nostra galassia potrebbe essere soggetta a deformazioni. Uno dei principali indicatori è l’osservazione di movimenti anomali delle stelle all’interno della Via Lattea. Studi dettagliati hanno rivelato che alcune stelle sembrano muoversi in modo non uniforme, suggerendo la presenza di forze gravitazionali irregolari all’interno della galassia.
Inoltre, l’analisi delle strutture a larga scala della Via Lattea ha rivelato la presenza di onde spiraliformi che si estendono attraverso il disco galattico. Queste onde potrebbero indicare perturbazioni gravitazionali significative, che potrebbero contribuire alla deformazione complessiva della galassia.
Le Teorie dietro la Deformazione:
Ci sono diverse teorie che cercano di spiegare la presunta deformazione della Via Lattea. Una di queste ipotesi suggerisce che la presenza di materia oscura, una sostanza misteriosa che costituisce la maggior parte della massa dell’universo, potrebbe giocare un ruolo significativo. La distribuzione irregolare della materia oscura potrebbe creare distorsioni gravitazionali che influenzano la forma della galassia nel corso del tempo.
Un’altra teoria propone che incontri ravvicinati con altre galassie o entità cosmiche potrebbero influenzare la struttura della Via Lattea. Questi eventi potrebbero causare collisioni o interazioni gravitazionali che portano a cambiamenti nella forma della galassia nel corso di milioni di anni.
Implicazioni e Ricerche Future:
La comprensione della deformazione della Via Lattea ha implicazioni significative per la nostra comprensione dell’universo e della sua evoluzione. Studiare queste deformazioni ci aiuta a comprendere meglio la dinamica delle galassie e le forze che le plasmano nel corso del tempo.
Per continuare a esplorare questo mistero cosmico, gli scienziati stanno attivamente impegnandosi in osservazioni dettagliate, simulazioni al computer e modellistica teorica. Attraverso queste metodologie, sperano di ottenere una visione più chiara della natura e delle cause della deformazione della nostra galassia.
Mentre la nostra galassia, la Via Lattea, continua a stupirci con la sua bellezza e complessità, emergono domande intriganti sulla sua forma e struttura. Le prove e le teorie attuali suggeriscono che potrebbe essere soggetta a deformazioni causate da una serie di fattori, dall’interazione con altre galassie alla presenza di materia oscura. Continuando a esplorare questo fenomeno, ci avviciniamo sempre di più a comprendere i misteri nascosti nel cuore della nostra galassia e dell’universo stesso.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/galassia-stella-infinito-cosmo-3608029/]
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Cosa sono i bacini di laminazione?
Tutto quello che devi sapere sui bacini di laminazione: una guida completa
Nel vasto campo dell’ingegneria idraulica, i bacini di laminazione rappresentano una componente essenziale per la gestione delle acque e la prevenzione di disastri causati da piene improvvise. Ma cosa sono esattamente i bacini di laminazione? Come funzionano e quali sono i loro benefici? In questo articolo, esploreremo in dettaglio questo argomento, offrendo una guida completa che spiega tutto quello che c’è da sapere sui bacini di laminazione.
Definizione e concetto di base
Sono strutture idrauliche progettate per ridurre il rischio di inondazioni e per regolare il flusso delle acque superficiali durante periodi di precipitazioni intense. Essenzialmente, questi bacini agiscono come serbatoi temporanei, catturando l’acqua in eccesso durante i picchi di pioggia e rilasciandola gradualmente nel tempo, riducendo così il rischio di inondazioni lungo i fiumi e i corsi d’acqua adiacenti.
Come funzionano i bacini di laminazione
Sono solitamente costituiti da un sistema di dighe, sbarramenti o serbatoi che consentono di accumulare grandi quantità di acqua. Durante le piene, l’acqua in eccesso viene deviata verso questi bacini anziché fluire direttamente nei fiumi o nei canali circostanti. Una volta che la precipitazione diminuisce e il livello dell’acqua nei fiumi si abbassa, l’acqua immagazzinata nei bacini viene rilasciata gradualmente, in modo controllato, per evitare inondazioni a valle.
Tipologie di bacini di laminazione
Esistono diverse tipologie, progettate in base alle specifiche esigenze idrauliche e geografiche di una determinata area. Alcuni dei tipi più comuni includono:
1. Bacini di detenzione: Questi bacini sono progettati per accumulare temporaneamente l’acqua durante i periodi di pioggia intensa, riducendo così il flusso di picco nei fiumi sottostanti.
2. Bacini di regolazione: Questi bacini sono utilizzati per regolare il flusso delle acque durante tutto l’anno, non solo durante le piene. Possono essere utilizzati per scopi come l’approvvigionamento idrico, l’irrigazione o la produzione di energia idroelettrica.
3. Bacini di laminazione naturali: In alcune aree, possono essere costituiti da caratteristiche naturali del terreno, come laghi, paludi o zone umide, che svolgono una funzione simile nel rallentare e controllare il flusso delle acque.
Benefici dei bacini di laminazione
L’implementazione porta con sé una serie di benefici sia ambientali che socio-economici. Alcuni dei principali vantaggi includono:
1. Prevenzione delle inondazioni: I bacini di laminazione riducono significativamente il rischio di inondazioni, proteggendo le aree abitate e le infrastrutture critiche dalle devastanti conseguenze delle piene.
2. Miglioramento della qualità dell’acqua: Trattenendo e filtrando l’acqua in eccesso, i bacini di laminazione contribuiscono a migliorare la qualità complessiva delle risorse idriche, riducendo il carico di sedimenti, inquinanti e nutrienti che possono essere trasportati dai corsi d’acqua.
3. Risparmio energetico: Nei casi in cui i bacini di laminazione vengono utilizzati anche per la produzione di energia idroelettrica, possono contribuire a diversificare la fonte di approvvigionamento energetico e a ridurre le emissioni di gas serra.
4. Risorse idriche sostenibili: Utilizzando i bacini di laminazione per la raccolta e lo stoccaggio dell’acqua, è possibile migliorare la gestione delle risorse idriche, garantendo un approvvigionamento costante anche durante periodi di siccità.
Rappresentano una componente fondamentale della gestione idraulica moderna, offrendo una soluzione efficace per la prevenzione delle inondazioni e il controllo del flusso delle acque superficiali. Con i crescenti rischi associati ai cambiamenti climatici e all’urbanizzazione, l’importanza dei bacini di laminazione nella protezione delle comunità e delle risorse idriche diventa sempre più evidente. Investire nella progettazione, costruzione e manutenzione di questi sistemi può portare a notevoli benefici ambientali, economici e sociali, contribuendo a garantire un futuro più sicuro e sostenibile per le generazioni a venire.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/adelberg-herrenbacher-bacino-lago-2910568/]
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Cosa sono i deepfake e come riconoscerli
Nel vasto panorama dell’era digitale, l’avanzamento tecnologico ha portato con sé nuove sfide e opportunità. Una delle sfide più significative è rappresentata dalla diffusione dei cosiddetti “deepfake”. Questi contenuti, generati attraverso algoritmi di intelligenza artificiale (IA), possono essere estremamente convincenti e difficili da distinguere dalla realtà. Tuttavia, è essenziale comprendere cosa sono i deepfake e come riconoscerli per navigare consapevolmente attraverso questo terreno digitale complesso.
Cos’è un Deepfake?
I deepfake sono video, audio o immagini manipolati tramite algoritmi avanzati di IA per creare contenuti falsi. Questa tecnologia può essere utilizzata per sostituire il volto di una persona in un video con quello di un’altra, manipolare discorsi o creare situazioni completamente fittizie. In sostanza, i deepfake possono far sembrare che qualcuno stia dicendo o facendo qualcosa che in realtà non ha mai detto o fatto.
Come Funzionano i Deepfake?
Gli algoritmi di deep learning analizzano enormi quantità di dati, come video e foto della persona da imitare, per imparare a replicare in modo convincente i loro movimenti facciali, espressioni e intonazioni vocali. Una volta che il modello è stato addestrato, può essere utilizzato per generare contenuti falsi con una precisione sempre maggiore.
Riconoscere un Deepfake
Identificare un deepfake può essere difficile, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutare a individuare la manipolazione:
1. Anomalie visive: Guarda attentamente il video per eventuali irregolarità visive, come distorsioni intorno al volto o movimenti non naturali.
2. Incoerenze temporali: Verifica se ci sono discrepanze tra il movimento delle labbra e l’audio, o se ci sono incongruenze nelle ombre e nella luce.
3. Artifacts digitali: Presta attenzione a eventuali artefatti digitali, come pixel sgranati o bordi irregolari intorno alla persona o agli oggetti nel video.
4. Contesto: Considera il contesto in cui è stato condiviso il contenuto. Se sembra troppo sensazionalistico o poco plausibile, potrebbe essere un segno di manipolazione.
5. Verifica della fonte: Cerca di confermare l’autenticità del contenuto attraverso fonti attendibili o confrontandolo con altre fonti affidabili.
Implicazioni dei Deepfake
I deepfake hanno il potenziale per causare danni significativi in vari contesti, inclusi:
– Manipolazione Politica: I politici potrebbero essere vittime di video manipolati per danneggiare la loro reputazione o influenzare le elezioni.
– Criminalità Online: I deepfake potrebbero essere utilizzati per estorcere denaro o diffondere informazioni dannose su individui o aziende.
– Disinformazione: La diffusione di contenuti falsi potrebbe minare la fiducia nel giornalismo e nella verità stessa.
– Violazioni della Privacy: Le persone potrebbero essere vittime di stalking o molestie tramite deepfake.
Come Proteggersi
Mentre la tecnologia continua a evolversi, ci sono alcune misure che possono essere adottate per proteggersi dai deepfake:
– Sensibilizzazione: Informarsi sui deepfake e sui loro rischi è il primo passo per proteggersi.
– Verifica della Fonte: Prima di condividere o credere a un contenuto online, verifica sempre la sua fonte e attendibilità.
– Strumenti di Riconoscimento: Esistono strumenti e software in grado di rilevare deepfake, anche se non sono ancora perfetti.
– Regolamentazioni: I governi e le piattaforme online dovrebbero adottare regolamentazioni per limitare l’uso dei deepfake e contrastarne la diffusione dannosa.
I deepfake rappresentano una sfida significativa nell’era digitale, minacciando la nostra capacità di distinguere la realtà dalla finzione. È essenziale essere consapevoli di questa minaccia e imparare a riconoscere i segnali di manipolazione. Inoltre, è necessario che governi, aziende e individui lavorino insieme per sviluppare soluzioni efficaci per contrastare l’abuso dei deepfake e proteggere l’integrità dell’informazione e della società stessa.
[fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/notizia-giornale-quotidiano-computer-1729539/]
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