Negli ultimi giorni, all’indomani della chiusura del Berlusconi Market, sono tornati di moda i nomi Dark Web, Tor e Deep Web, tutti concetti ricollegabili a pratiche illegali e al mondo del Web sommerso.
Il Berlusconi Market era un black market (letteralmente ‘mercato nero’) dove gli utenti collegati al Dark Web avevano l’opportunità di acquistare armi, droghe e altre merci non legali. Di seguito una breve guida su cos’è il Dark Web e la differenza con il Deep Web.
Deep Web: significato e differenza con il Dark Web
Il Deep Web è costituito dall’insieme dei siti web non indicizzati dai motori di ricerca (Google è il motore di ricerca più famoso al mondo, ma ne esistono anche altri, tra cui Bing). Il Deep Web è molto più vasto del Dark Web, costituito invece da poche migliaia di siti Internet caratterizzati dall’estensione .onion.
Le pagine dei siti appartenenti al Dark Web sono contenute in specifici server a cui si può accedere soltanto attraverso determinati software, il più conosciuto dei quali è Tor.
Invece, i contenuti presenti nel Deep Web (che possono essere anche dei semplici siti appena creati e non ancora indicizzati da Google o da un qualunque altro motore di ricerca) sono accessibili da un normale browser (Chrome, Safari, Microsoft Edge e altri).
Inoltre, è importante sottolineare come esistano dei specifici cataloghi costantemente aggiornati dove vengono incluse le pagine web non indicizzate, e che dunque finiscono nel Deep Web. A questo proposito, il sito di riferimento si chiama Weitzenegger e tra i cataloghi più noti si possono annoverare Stumpedia, Surfwax e WWW Virtual Library.
Cosa c’è nel Dark Web
Arrivati a questo punto, è interessante capire cosa c’è dentro il Dark Web, letteralmente il Web oscuro. Da un lato c’è la versione con estensione .onion di tutti i principali portali di notizie, oltre ai social network (lo stesso Facebook è presente nel Dark Web con l’estensione .onion).
Dall’altra parte ci sono i mercati illegali, che rappresentano l’alternativa ai siti di e-commerce più famosi presenti nel Web indicizzato. Tali portali funzionano allo stesso modo di quelli più famosi (ad esempio e-Bay), con gli utenti che vendono merce illegale caratterizzati da un voto espresso dalla media dei feedback ricevuti dai clienti. Inoltre, nel dark web è possibile trovare centinaia di siti dove sono presenti contenuti pedopornografici.