Mark Zuckerberg e i vertici di Facebook e relativi servizi si sono scusati per il blackout globale verificatosi nel pomeriggio di lunedì 4 ottobre. Ecco cosa è successo.
Verso le 17,40 (ora italiana) di lunedì 4 ottobre, Facebook ha smesso di funzionare in tutto il mondo. Il malfunzionamento è durato oltre sei ore e ha riguardato tutte le app della piattaforma social. Anche Instagram, Whatsapp e Messenger erano infatti inaccessibili. Il blackout globale si è protratto quasi fino all’una di notte (ora italiana), quando i servizi hanno ripreso lentamente a funzionare.
Facebook down, cosa è successo
Sui motivi del blackout social globale si è espresso il vicepresidente delle infrastrutture di Facebook, Santosh Janardhan, il quale ha spiegato che esso “è stato provocato da modifiche alla configurazione dei router”; queste, ha proseguito, “hanno portato a una interruzione del traffico di rete con un effetto a cascata sul modo in cui comunicano i nostri centri dati, bloccando i nostri servizi”.
John Graham-Cumming, chief technology officer di Cloudflare, una società di infrastrutture web, aveva provato poco prima a dare una spiegazione di quel che è successo al New York Times. “La premessa è che i computer convertono siti web come Facebook.com in indirizzi numerici (IP), attraverso un sistema che l’esperto paragona alla rubrica di un telefono”, scrive il Nyt. “Il problema interno che si è verificato in Facebook è stato l’equivalente del rimuovere i numeri di telefono degli utenti dai loro nomi in rubrica, rendendo impossibile chiamarsi”, ha spiegato Graham-Cumming. In pratica, milioni di smartphone e di altri dispositivi che cercavano insistentemente di trovare le app di Facebook su Internet hanno generato traffico rallentando tutti gli altri accessi.
Secondo quanto spiegato dal New York Times, Facebook avrebbe inviato una squadra ad uno dei suoi data center a Santa Clara, in California, per resettare manualmente i server.
Le scuse dei vertici di Facebook
Dopo il blackout, Facebook ha postato un tweet di scuse rivolto “all’enorme comunità di persone e aziende in tutto il mondo che dipendono da noi”. “Ci dispiace”, scrive il colosso social. “Abbiamo lavorato duramente per ripristinare l’accesso alle nostre applicazioni e servizi e siamo felici di riferire che ora stanno tornando online. Grazie per averci sopportato”, si legge infine nel tweet.
Anche l’amministratore delegato Mark Zuckerberg, dopo il ripristino delle piattaforme, si è scusato per i disservizi con un post su Facebook, a cui ha affidato il suo rammarico: “Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger stanno tornando online ora. Mi dispiace per l’interruzione di oggi, so quanto vi affidate ai nostri servizi per rimanere in contatto con le persone a cui tenete” ha scritto il ceo e fondatore del colosso di Menlo Park.
Gli ha fatto eco il capo di Whatsapp, Will Cathcart, il quale ha dichiarato: “Sono grato a tutti coloro che hanno lavorato duramente per riportare il nostro servizio all’affidabilità che ci si aspetta, è stato un promemoria per ricordarci quante persone e organizzazioni si affidano alla nostra app ogni giorno. Impareremo e cresceremo da questo”.
Anche Mike Schroepfer, chief technology officer di Facebook, ha postato un messaggio di scuse: “Porgiamo le nostre più sincere scuse a tutte le persone che sono state interessate dall’interruzione dei servizi di Facebook”, ha scritto.
L’ultima volta che Facebook ha subito un malfunzionamento simile è stata nel 2019, quando si verificò un blackout di ben 14 ore. Nel lontano 2008, invece, la piattaforma social smise di funzionare addirittura per un giorno.
Crollo delle azioni
Intanto, il malfunzionamento delle piattaforme ha fatto crollare le azioni del 4,8%. Secondo Forbes, il blackout di Facebook è costato 5.9 miliardi di dollari all’amministratore delegato Mark Zuckerberg, il cui patrimonio, dopo la perdita, ora ammonterebbe a 117 miliardi di dollari in totale.
Inoltre, secondo Bloomberg, a causa del blackout Zuckerberg ha perso anche una tacca nella lista delle persone più ricche al mondo. Ora è sotto Bill Gates, al n. 5 del Bloomberg Billionaires Index.
fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/social-media-comunicazione-rete-6557345/
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