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Ghostly, l’app per spiare i profili privati su Instagram

Ghostly, l’app per spiare i profili privati su Instangram, avrà vita breve: non sarà più possibile vedere foto e video dei profili nascosti

L’applicazione Ghostly, che permette agli utenti di spiare i profili privati su Instagram, a breve potrebbe essere rimossa dal Play Store dei dispositivi Android e dall’App Store di iPhone e iPad.

L’improvviso interesse nei confronti di Ghostly nasce dopo che Apple ha deciso di rimuovere dal proprio store Like Patrol, un’applicazione analoga a Ghostly. A questo proposito, è importante sottolineare come Instagram stesso abbia privato gli utenti della funzione Seguiti, tramite la quale avevano la possibilità di spiare i profili dei loro follower.

La richiesta di Instagram al team di Ghostly

Secondo le ultime indiscrezioni raccolte, Instagram avrebbe avanzato una richiesta formale nei confronti degli sviluppatori di Ghostly, chiedendo loro di rimuovere la funzione tramite cui i titolari dell’applicazione possono vedere foto e video dei profili nascosti, all’insaputa degli utenti che hanno impostato il proprio account come privato.

Attualmente, l’app Ghostly è ancora disponibile al download e vanta qualcosa come oltre mezzo milione di download da parte degli utenti Android. L’applicazione non è invece presente nell’App Store dei dispositivi prodotti dall’azienda statunitense Apple.

Come funziona l’app Ghostly

Ghostly è disponibile al download gratuito su Google Play Store, semplicemente digitando la parola chiave Ghostly all’interno del campo di ricerca dello store Android. Una volta completata l’installazione automatica, è sufficiente inserire le credenziali di accesso al proprio profilo Instagram per entrare in un social network alternativo e, di fatto, senza limiti. Dunque, Ghostly contiene al suo interno un Instagram illimitato, dove si possono spiare i profili privati di tutti gli utenti che hanno voluto utilizzare il social network acquistato da Mark Zuckerberg con un occhio di riguardo alla propria privacy.

È interessante notare come l’app sia basata su una struttura a inviti: in concreto, una persona per accedere a più opzioni deve invitare altri conoscenti a scaricare l’app dal Play Store di Google. Un vero e proprio passaparola 2.0, il quale però dovrebbe avere vita breve.

Il caso Like Patrol

Like Patrol è stata rimossa dall’App Store per la violazione della privacy degli utenti che su Instagram desiderano mantenere il loro profilo privato. Il funzionamento di Like Patrol è simile a quello di Ghostly, con l’unica differenza che la prima richiedeva anche il pagamento di un abbonamento. Dopo che la sua app è stata resa inutilizzabile da Apple, il founder Sergio Luis Quintero ha promesso l’avvio di una battaglia legale.

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