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Google Sparrow, arriva l’avversario di ChatGPT

In risposta a ChatGPT, il software di intelligenza artificiale sviluppato da Open AI, Google ha sviluppato Google Sparrow. Ecco di cosa si tratta.

In risposta a ChatGPT, il software di intelligenza artificiale sviluppato da Open AI, Google ha sviluppato Google Sparrow. Ecco di cosa si tratta.

L’avvento di ChatGPT ha allarmato gli sviluppatori di Google che si sono subito attivati per creare una risposta ad OpenAI. È nato così Google Sparrow, un nuovo chatbot conversazionale. Ecco come funziona.

Google Sparrow, la risposta a ChatGPT

ChatGPT ha creato scompiglio nel mondo della tecnologia, al pari, secondo alcuni analisti, di quello scatenato dall’introduzione del World Wide Web o dall’iPhone di Apple nel 2007. In particolare, il software di OpenAI ha messo in allarme Google, tanto che in azienda si è richiesto l’intervento dei fondatori, Sergey Brin e Larry Page, per mettere in atto una strategia volta a ‘combattere’ il pericolo ormai concreto rappresentato da ChatGpt.

Gli sviluppatori di Google stanno infatti mettendo a punto Google Sparrow, un nuovo chatbot conversazionale. A rivelarlo è Demis Hassabis, il capo di DeepMind, la società di Intelligenza Artificiale che fa capo proprio ad Alphabet ossia a Google. Nel corso di un’intervista al Time Hassabis ha infatti rivelato che a Mountain View si sta da tempo lavorando per sviluppare una versione di prova del chatbot Sparrow, che potrebbe essere rilasciato nella primavera del 2023. Il software di Google sarebbe in grado di fare tutto ciò che oggi è possibile fare con ChatGPT ma in modo più conversazionale e con la capacità di citare le fonti.

Non si tratta in realtà di una novità assoluta. Dal 2020 è infatti presente un suo whitepaper pubblico che lo descrive, ma all’epoca la notizia passò in sordina, perché non vi era tutta la curiosità che c’è oggi sulle AI.

Come funziona Sparrow

Google Sparrow avrà caratteristiche similari a quelle di ChatGPT ma con alcune peculiarità che lo differenzieranno dal suo diretto concorrente, assicura Hassabis. Il capo di DeepMind ha infatti affermato che il software di Google sarà migliore di quello di OpenAI perché ha funzionalità che mancano a ChatGPT. A parità di domande da parte dell’utente, Sparrow è in grado di fornire risposte più accurate perchè il software di Google può imparare dai suoi errori tramite il reinforcement learning, ovvero l’apprendimento per rinforzo. In pratica, il sistema di chatbot impara anche senza che l’umano gli dica esplicitamente se una risposta è giusta o sbagliata, perché sa interpretare altri parametri come rinforzo positivo (o negativo).

Infine, mentre il chatbot di OpenAI possiede un database aggiornato fino al 2020 e non ha un collegamento diretto con il web, Sparrow, forte anche della sua stretta connessione con Google, potrà contare su aggiornamenti frequenti e potrebbe anche essere integrato direttamente in Google Search o in altri servizi di BigG, ma è ancora presto per dirlo.

fonte immagine: https://www.facebook.com/GoogleIT/photos/a.510913032421286/510913915754531/

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