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TikTok e le fake news: una minaccia alla Cyber Security

TikTok è un’opportunità per raggiungere i più giovani. Bisogna però stare attenti alle minacce che riguardano le fake news e quindi alla Cyber Security.

TikTok è un’opportunità per raggiungere i più giovani. Bisogna però stare attenti alle minacce che riguardano la Cyber Security che si sta espandendo su tutti i social. Andiamo a capire meglio questo argomento.

TikTok è un app cinese nella quale si possono condividere dei video e che è diventata molto rapidamente la più famosa. Gli utenti in tutto il mondo, di questa piattaforma leader nel suo settore, sono oltre 1,3 miliardi. Su Tik Tok potrebbe pendere la minaccia riguardo alla Cyber Security che si sta espandendo andando a toccare tutti i social media portando diverse preoccupazioni.

La Cyber Security è di primaria importanza

In un periodo delicato come questo, nel quale l’attenzione di tutta la popolazione è rivolta alle notizie che circolano sui social media, in molte persone è cresciuta la consapevolezza che per evitare di recepire e mettere online delle fake news, sia necessario rivolgersi solamente alle fonti ufficiali.

Due studiosi americani hanno reso noto che l’applicazione cinese TikTok è vulnerabile in quanto permette agli hacker di inserire nei feed dei vari utenti qualsiasi tipo di video creando quindi dei “bug” che vanno a colpire anche gli utenti verificati. Uno scenario che si presenta con grande semplicità ma che nello stesso tempo potrebbe provocare delle gravi ricadute sul sistema in quanto gli hacker possono sfruttare questa caratteristica.

Scendendo nel dettaglio l’applicazione TikTok funziona mediante l’utilizzo di HTPP, un protocollo insicuro tramite il quale elabora il trasferimento dei dati. Questa affermazione è stata fatta dai due ricercatori statunitensi dopo una attenta analisi delle immagini e dei video che sono trasferiti con l’applicazione e che non risultano criptati. In questa maniera, un hacker potrebbe inserirsi tra l’app cinese e i “Content Delivery Network” e scoprire la cronologia dei video che gli utenti hanno guardato e scaricato. Dopo questa operazione si potrebbe quindi registrare un attacco denominato “man-in-the-middle” che consiste nello scaricare i contenuti inseriti dall’utente, modificarli e ricaricarli con informazioni o dati falsi.

Una vulnerabilità che gli hacker possono sfruttare

Grazie a questa vulnerabilità dell’applicazione, gli hacker possono quindi diffondere sui social delle informazioni “fuorvianti” che possono servire per influenzare gli utenti che le leggono. I due ricercatori statunitensi hanno effettuato un attacco “proof-of-concept” allestendo un server con falso nome e sono riusciti a dirottare a questo server la loro applicazione TikTok.

In questo modo il falso server creato dai due studiosi provvede a scegliere un video “contraffatto” e successivamente lo riproduce all’utente con la certezza che quest’ultimo non avrà dei dubbi riguardo alla sua legittimità. Sia la versione per iOS che quella per Android di TikTok hanno una connessione non criptata e quindi gli hacker possono lanciare degli attacchi che sono potenzialmente molto pericolosi data la grande popolarità della piattaforma stessa.

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